Corte Torcolo deve il suo nome al grande torchio che vi era installato per la pigiatura delle uve. Nel corso dei secoli ha subito vari rimaneggiamenti e aggiunte come l’arco d’ingresso datato 1676, ma ha conservato la tipologia originale della corte: troviamo infatti un’aia cintata da un muro in seregno in cui si apre il bell’arco d’accesso in pietra locale. All’interno ospita una casa agricola affiancata da un «portego» con un bel pozzo, e inoltre un palazzo cinquecentesco (in seguito modificato e trasformato), con tipico portale d’accesso in pietra, con finestre, purtroppo private dei timpani e con delle mensole che sono quanto resta di un artistico poggiolo che sostenevano e che correva lungo la facciata. 

UN ANGOLO DI PACE IN UNA CORNICE ARCHITETTONICA D’ALTRI TEMPI

UN ANGOLO DI PACE IN UNA CORNICE ARCHITETTONICA D’ALTRI TEMPI

La parte retrostante si affaccia su via Vittorio Veneto e possiede nel tratto corrispondente al palazzo delle piccole finestre che danno luce in stile gotico e con mensole modanate per il sostegno di una lastra di pietra che funge da coperto. Tale facciata costituita da muri in seregno, calcare e mattone, presenta un particolare cromatismo dovuto al colore della patina del tempo, su cui risalta il rosa dei seregni e il rosso del cotto.

TRADIZIONE E CULTURA

TRADIZIONE E CULTURA

Qui troverete Luca e Dario, i gestori della Tavernetta Corte Torcolo.

Luca vi Aspetta per deliziarvi con i suoi piatti e squisiti dolci, mentre Dario accompagnerà la vostra permanenza consigliando il vino giusto da degustare.